Abbiamo sentito su qualcuno un profumo che ci è piaciuto moltissimo.
Ci siamo fatte avanti, abbiamo chiesto di che profumo si trattasse e l’abbiamo acquistato.
Ma su di noi, il profumo sprigiona note decisamente diverse da quelle che ci erano tanto piaciute.
Perché avviene questo?
Le ragioni sono numerose: la temperatura, il periodo e il pH della pelle sono tra i fattori che contribuiscono a variare la percezione del profumo.
Non è un caso, tra l’altro, che spesso si consiglia di avere più fragranze da alternare durante l’anno.
Ne parliamo più approfonditamente, qui di seguito!
Il cambio di stagione
I nostri gusti olfattivi cambiano durante l’anno, a seconda della stagionalità.
Durante i periodi più caldi dell’anno, ad esempio, tendiamo a preferire odori leggeri, freschi, giocosi e luminosi.
Durante i mesi freddi invernali, invece, propendiamo per profumi più avvolgenti, ad esempio per le fragranze orientali o per profumi più intensi, come i profumi gourmand, che evocano ricordi lontani, addirittura legati al periodo della nostra infanzia.
La temperatura della pelle
Nel flacone, soprattutto se ben conservato, il profumo non si evolve e mantiene intatte tutte le sue caratteristiche. Una volta spruzzato, però, a contatto con il calore della pelle (che varia anche in base alla temperatura esterna), evapora in maniera differente.
In generale, le note di testa si volatilizzano e si “perdono” più in fretta, seguite poi dalle note di cuore. Ampio spazio rimane poi, invece, per le note di fondo.
Se, ad esempio, indossiamo una fragranza tipicamente invernale, ad esempio un fiorito arricchito da note di ambra in estate, può capitare che il sentore dei profumi duri pochissimo e che le note di fondo, invece, si enfatizzano più che di solito, modificando quindi la struttura originale del profumo.
Lo stesso può accadere al contrario, se indossiamo una fragranza fresca e leggera, tipicamente estiva, in inverno.
Il profumo cambia da persona a persona: perché?
Sono diversi i fattori che fanno sì che ciascun profumo cambi da persona a persona.
Il principale è legato al tipo di pelle.
La pelle secca tende a rendere meno intensa una fragranza.
Viceversa, una pelle grassa, grazie alla sua composizione, permette agli accordi aromatici di permanere più a lungo, ma, al tempo stesso, potrebbe modificare la percezione delle molecole floreali e agrumate.
Insomma, il pH, così come la sudorazione, contribuisce ad una leggera variazione della fragranza da pelle a pelle.
La temperatura esterna
Come abbiamo già accennato, il freddo rallenta l’evaporazione della fragranza.
Per questa ragione, una fragranza intensa e con decise note di cuore e fondo si adatta perfettamente ai periodi più freddi dell’anno, mentre una più volatile e leggera sarà ideale per i periodi più caldi.
Le fragranze più adatte alla stagione calda sono quelle contenenti:
- note fresche (acquatiche, verdi, aldeidiche);
- note agrumate (neroli, zagara, bergamotto);
- note fiorite (gelsomino, lavanda);
- note fruttate (pesca, cocco, ciliegia);
- note erbacee (fieno, verbena, erba).
Le fragranze che meglio si adattano alla stagione fredda, invece, sono quelle composte da:
- note legnose (sandalo, cedro, patchouli);
- note orientali (fava tonka, ambra, musk)
- note cipriate (labdano, iris, muschio di quercia)
- note gourmand (caramello, cioccolato, vaniglia)
- note balsamiche (benzoino oud, incenso).
La cosa migliore, dunque, è avere almeno due fragranze del cuore, da alternare durante l’anno, sia a seconda del periodo, che in relazione ai cambiamenti che inevitabilmente il corpo subisce a seconda della stagione.
Naturalmente, questo suggerimento potrebbe non risultarti particolarmente gradito, perché non riesci a separarti dal tuo profumo preferito.
Lo capiamo benissimo, ricorda però che la sua resa sarà inevitabilmente diversa a causa di tutti i fattori che abbiamo descritto in questo articolo!