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I profumi di Chanel: una storia che parte da lontano e che affascina ancora

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Continua il nostro viaggio alla scoperta di uno dei marchi più prestigiosi della moda, Chanel.

Come abbiamo già avuto modo di dire, Profumerie Mallardo ha inaugurato una preziosa collaborazione con il marchio francese, per quanto riguarda il mondo delle vendite online.

Ne siamo particolarmente orgogliosi, per via del prestigio di Chanel e perché si tratta di un privilegio decisamente riservato a pochissimi.

Nel nostro articolo precedente, vi abbiamo raccontato gli esordi di Coco e gli ultimi avvenimenti che hanno riguardato la Casa di Moda parigina.

In questo articolo, invece, vi accompagniamo in un viaggio affascinante nel mondo dei profumi di Chanel, parlando della sua creazione più nota e iconica: Chanel n° 5.

Il re dei profumi di Coco: Chanel n°5

L’avventura di Chanel nel mondo dei profumi cominciò molto presto, più o meno parallelamente al successo delle creazioni di moda.

Sono centinaia le fragranze di Chanel che sono riuscite a divenire amate da un numero estremamente grande di persone. Ma se ce n’è uno che decisamente è entrato a far parte dell’immaginario collettivo come sinonimo di eleganza, classe, esclusività, nessuno di noi ha dubbi: si tratta del celeberrimo Chanel n°5.

Il profumo, voluto da Coco Chanel in persona che lo commissionò al chimico Ernest Beaux, nacque dalla miscela di essenze naturali (soprattutto gelsomino e rosa) e sintetiche. Si trattava di una vera e propria innovazione per l’epoca.

Era il 1919, Chanel era giovanissima, e aveva appena messo a segno l’ennesimo colpo di genio rivoluzionario. La geniale stilista, infatti, aveva messo il proprio marchio su un profumo diverso da tutti gli altri, per l’epoca. Lei stessa aveva chiesto questo, dicendo al chimico incaricato di crearlo di evitare l’eccessivo romanticismo dei profumi dell’epoca: il profumo non doveva avere, come carattere principale, “un olezzo di rose o di mughetto”, ma doveva essere elaborato.

Una vera e propria rivoluzione, se si pensa che all’epoca i profumi femminili avevano sempre una nota dominante basata su un unico fiore.

Chanel n° 5, invece, era caratterizzato da un bouquet provocante, che comprendeva sì un fiore, ma non la rosa o il mughetto, bensì il gelsomino, unito magistralmente al muschio.

Odori del genere, fino a quel momento, erano stati considerati tipici delle donne di malaffare. Chanel, invece, li presentava al mondo dell’eleganza e della raffinatezza in un mix davvero unico e precursore dei tempi.

Nel complesso, gli ingredienti della fragranza erano ben ottanta: ciò rendeva il profumo unico, irripetibile e, soprattutto, indefinibile e quindi misterioso.

Perché Chanel n° 5?

Chanel decise di chiamare il suo profumo, semplicemente, “numero 5”.

anche in questo caso, si trattava di un’innovazione.

Forse, però, non tutti sanno perché fu scelto questo nome.

Si racconta che Coco lo avesse scelto dopo aver annusato la quinta boccetta di prova. Quando le fu chiesto poi quale nome volesse dare al profumo, lei rispose, che, volendolo lanciare il cinque del quinto mese dell’anno, cioè maggio, si poteva lasciare sul flacone il numero della boccetta di prova, cinque, appunto.

La confezione di Chanel n° 5

La confezione originaria di Chanel n° 5 era una bottiglia da farmacia trasparente semplicissima, realizzata in vetro pregiato o in cristallo, con una etichetta a sua volta molto semplice, bianca e nera.

Una rottura rispetto alle boccette elaborate e riccamente decorate dell’epoca.

La primissima bottiglietta, in particolare, era piccola e arrotondata, ma molto fragile. Nel 1924, fu sostituita da una bottiglietta più grande e squadrata.  Il flacone sarebbe rimasto poi invariato negli anni, fino ad oggi, ad eccezione del tappo, che ha subito diverse modifiche per diventare di dimensioni importanti, con il logo inciso sopra. L’etichetta, dal canto suo, rispecchiava il design d’avanguardia dell’epoca.

Il profumo Chanel n°5 nell’immaginario collettivo

Il flacone di Chanel n°5 è diventato una vera e propria icona, tanto che addirittura Andy Warhol, gli dedicò un’opera intitolata “Ads: Chanel”, costituita da una serie di serigrafie che si ispiravano alle pubblicità del profumo degli anni Cinquanta e Sessanta.

Prima di concludere il nostro excursus nella storia del profumo più famoso del mondo, non possiamo non citare la sua più grande testimonial: Marilyn Monroe, che nel 1952 dichiarò: “«Cosa indosso a letto? Che domande… Chanel No. 5, ovviamente!».

E, pensate: tutte le donne del mondo possono ripetere questo gesto ancora oggi, utilizzando la medesima fragranza, contenuta nel medesimo, inconfondibile, flacone!

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