Il dry brushing, ovvero la spazzolatura a secco del corpo, viene indicata da più parti come il rimedio migliore per ottenere in maniera semplice una pelle liscia, tonica e compatta.
In questo articolo vediamo come si fa.
Cos’è il dry brushing
Il dry brushing, detto anche skin brushing, è un trattamento a tutto tondo, dal momento che agisce in maniera positiva sia sulla pelle che sulla salute fisica e mentale. Inoltre, si tratta di un trattamento dai costi contenutissimi, dal momento che non prevede l’uso di prodotti cosmetici, ma solo di una spazzola, peraltro nient’affatto costosa.
Sostanzialmente, si tratta di un trattamento simile ma molto più efficace dello scrub, perché esegue una esfoliazione profonda ed elimina le cellule morte.
Pare che giù Cleopatra lo praticasse e che la sua popolarità, dall’antichità fino ad oggi, non sia mai davvero tramontata.
I benefici del Dry brushing
Oltre ad esfoliare in profondità la pelle, il dry brushing rimuove le impurità e agisce positivamente su peli incarniti e sottopelle, dal momento che aiuta a far uscire quelli già presenti ed evita che se ne formino di nuovi; rende la pelle liscia e morbida e facilita una corretta crescita dei peli.
Non solo: il dry brushing migliora la circolazione in tutto il corpo grazie al massaggio vigoroso; in questo modo, agisce su cellulite, ritenzione idrica e anche sul colorito della pelle, che è meglio ossigenata.
Se si esegue regolarmente il dry brushing, la pelle appare più compatta, tonica, liscia, morbida e omogenea, soprattutto nelle parti con buccia d’arancia, ritenzione idrica e cellulite.
Inoltre, il dry brushing è anche un trattamento molto rilassante: prendersi cura con regolarità del proprio corpo attraverso un automassaggio è particolarmente utile al mattino per ricevere una sferzata di energia, o alla sera, dopo una giornata faticosa o stancante, dal momento che dona una sensazione di leggerezza alle gambe stanche e migliora così anche il sonno, allentando le tensioni nervose.
Come si sceglie la spazzola per il dry brushing
Il dry brushing è economicamente accessibile a tutti: serve solo una spazzola. Sono diverse le tipologie di spazzole in commercio: variano per dimensione, forma e soprattutto durezza e compattezza delle setole. I costi, inoltre, sono assolutamente accessibili.
Le diverse tipologie riguardano anche la zona in cui si devono utilizzare.
La spazzola per la schiena, ad esempio, è in genere diversa da quella per il resto del corpo o per il viso.
Innanzitutto, per scegliere la giusta spazzola dry brushing, bisogna tener conto delle setole.
Queste devono essere preferibilmente naturali, ad esempio in fibra vegetale. In genere, le spazzole sono in legno di faggio con setole in cactus. Da evitare quelle con setole sintetiche, inquinanti e aggressive.
In secondo luogo, occorre valutare la rigidità delle setole: le setole possono essere dure, medie e morbide.
Quelle morbide sono ottime per chi è alle prime armi, per non irritare la pelle e per acquisire dimestichezza con la pratica.
Quelle morbide sono anche l’ideale per il viso.
Quelle di durezza media, però, sono le più indicate per il dry brushing, perché non rischiano di far male, ma al tempo stesso consentono un’esfoliazione efficace e un massaggio dinamico e intenso.
Le setole medie vanno bene per tutti i tipi di pelle tranne quella molto sensibile o quella del viso.
Le setole dure, a loro volta, sono le più efficaci, ma non sono adatte a chi è alle prime armi.
La pelle va infatti abituata gradualmente al trattamento.
Le caratteristiche ulteriori di cui tenere conto sono le dimensioni e l’impugnatura.
Per le zone più ampie l’ideale è una spazzola più grande, per zone più piccole e delicate, invece, una spazzola più piccola.
Per polsi, braccia, collo, spalle, piedi, è utile usare una spazzola di dimensioni minori perché è più facile da maneggiare; per zone più ampie, come pancia, schiena, glutei e gambe, è meglio usare una spazzola più grande, come la porzione di pelle da trattare.
In commercio esistono anche set completi di spazzole di varie dimensioni per le varie parti del corpo.
Riguardo invece all’impugnatura, potete scegliere tra spazzole con impugnatura, senza impugnatura o con una cinghia in cui inserire la mano. Quest’ultima soluzione è la più pratica.
Per la schiena, è meglio utilizzare le spazzole con un manico lungo. Alcune spazzole hanno il manico e la cinghia rimovibili, per poter essere trasformate a seconda dell’uso che se ne deve fare.
Come fare Dry Brushing
Il dry brushing può essere eseguito 3 o 4 volte a settimana. La costanza e la regolarità sono essenziali perché sia efficace. Il minimo è almeno una volta a settimana.
Il trattamento di per sé dura tra i cinque e i dieci minuti soltanto.
La pelle va massaggiata asciutta, prima del bagno o della doccia.
Dopo il trattamento, è bene pulire la spazzola in maniera approfondita, magari con un detergente delicato.
Iniziate dalla pianta dei piedi e risalite poi dal basso verso l’alto, arrivando alle ginocchia con ampi movimenti. Le zone più critiche sono cosce, glutei e fianchi, dove si accumula la ritenzione idrica, l’adipe e la cellulite: in queste zone bisogna insistere con movimenti circolari in senso antiorario.
Fate attenzione a non esagerare con l’energia: non dovete sentire dolore. Fate attenzione all’altezza della pancia, dove la pelle è più sensibile. Con movimenti in senso orario, risalite dall’ombelico al seno.
Sul petto, soprattutto sulla zona del seno, esercitate meno pressione e agite senza fretta. Passate poi alla schiena, sempre dal basso verso l’alto, fino alle spalle, e scendete verso i gomiti, i polsi e le mani.