Negli articoli scorsi, abbiamo fatto un excursus sulla vita sul concetto di moda e stile e sui profumi di Coco Chanel.
Se ciò non bastasse, però, Chanel, inteso sia come marchio che come cognome della creatrice del marchio stesso, significa così tanto per il mondo della moda, che potremmo parlarne ancora per pagine e pagine, sicuri di non annoiarvi.
In questo articolo, però, vogliamo concentrarci su altri due settori dell’attività di Chanel: i gioielli e i prodotti per la cosmesi.
I primi non possono non essere menzionati. I secondi, altrettanto e, poi, riguardano noi di Profumerie Mallardo molto, molto da vicino!
I gioielli di Chanel: una storia che parte da lontano
Coco Chanel amava i gioielli e i bijoux, ma lo faceva a modo suo, con la stessa stravaganza con cui faceva tutto nella vita.
Dissacrante, per niente formale, provocante e raffinata al tempo stesso, Coco sapeva fare dei gioielli che indossava un simbolo del suo modo di essere, diverso da quello diffuso tra le donne sue coetanee.
Fin dagli inizi della sua carriera, inoltre, Coco seppe inaugurare proficue collaborazioni con diversi artigiani dell’epoca perché esprimessero il suo concetto di gioielleria.
I bijoux così prodotti avevano una serie di caratteristiche inconfondibili: dall’uso delle catene e delle catenelle, forse retaggio degli anni in collegio, dove i lunghi vestiti si tenevano sollevati, appunto, con delle catenelle, alle finte perle (vera e propria icona del marchio); dalle pietre ai metalli preziosi; dalle placche metalliche ai ciondoli tintinnanti.
Chanel traeva inoltre ispirazione dagli ornamenti sacri e dai gioielli dello Zar, dai gioielli teatrali e da quelli barocchi e rinascimentali, che però rivisitava completamente, presentandoli in versioni semipreziose, ma altrettanto appariscenti e accurate.
La prima boutique di bijoux di Chanel
Nel 1924, il conte Étienne de Beaumont inaugurò il primo atelier di bijoux Chanel. Si trattava di bijoux rigorosamente finti, ma dall’aspetto molto prezioso e rifinito, quasi ridondante.
Chanel ne abbinava a tutte le sue creazioni, facendoli diventare parte integrante degli abiti.
In seguito, diversi gioiellieri avrebbero contribuito a crearli: dall’orafo François Hugo all’illustratore Paul Iribe, dall’artista Fulco di Verdura al parurier Desrues.
La morte di Chanel e la lunga pausa del settore bijoux
Quando Mademoiselle Coco morì, la produzione di bijoux si arrestò per un periodo piuttosto lungo.
Nel 1983, però, le “gioie di Chanel” vennero ripristinate e portate a nuova gloria e sono tuttora parte integrante dell’universo Chanel.
I pezzi da esposizione
Ma Chanel non ha firmato solo bigiotteria: delle sue collezioni fanno parte anche pezzi unici e preziosi.
Un solo esempio su tutti.
Nel 2002 è stata organizzata, nelle scuderie del Quirinale, una mostra dedicata al diamante.
Tra i pezzi esposti, anche tre gioielli di Chanel: La spilla Étoile in platino e diamanti del 1932, il collier tempestato da ben 650 diamanti Comète ed un anello composto da 22 diamanti e da un diamante di un carato al centro.
La cura di Chanel per la cosmesi
Come abbiamo già avuto modo di dire, l’interesse di Chanel per i prodotti da make-up si rivelò molto presto.
Nel 1924, infatti, venne fondata la Société des parfums Chanel che aveva, all’interno del proprio assortimento, non solo profumi ma anche ciprie e rossetti.
Poco dopo, nel 1927, nacque la prima linea di cosmetici Chanel, una linea composta da 15 diversi trattamenti innovativi.
Era l’inizio di un impegno costante e duraturo che non si sarebbe mai fermato.
Oggigiorno, i cosmetici Chanel sono garanzia di attenzione, accuratezza e innovazione.
Ve li presenteremo un po’ alla volta nei prossimi articoli.
Naturalmente, sempre includendo anche delle curisosità interessanti sulla vita e la personalità di Mademoiselle Coco!