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La manicure russa: cos’è e come si fa

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In questo articolo, continuiamo il nostro excursus tra le varie forme di manicure più in voga negli ultimi anni.

Dopo esserci occupati di manicure brasiliana e di manicure giapponese in articoli precedenti, passiamo a parlare della manicure russa.

La manicure russa: cos’è

La manicure russa, conosciuta anche come dry manicure e manicure a secco, è una tecnica abbastanza complessa e che richiede parecchia esperienza.

Essa si basa sull’utilizzo di frese e punte diamantate ed ha come obiettivo quello di creare una base perfetta per la stesura di gel e di smalto semipermanente. 

come dicevamo, la manicure russa è conosciuta anche con il nome di dry manicure, dal momento che si tratta di una tecnica preparatoria dell’unghia da realizzarsi completamente a secco. Nessun prodotto per ammorbidire le cuticole viene utilizzato. 

In questo, questo tipo di manicure si differenzia totalmente da quella tradizionale. Tra i suoi vantaggi, ci sono una maggiore durata, un miglioramento del contorno dell’unghia, così come una maggiore facilità di stesura del prodotto.

In effetti, l’applicazione di olii, nella manicure classica, rende davvero più difficile l’adesione dei prodotti, incidendo così sulla loro durata.  

Va sottolineato, però, come questo tipo di manicure sia una soluzione che solo onicotecniche esperte possono praticare, dal momento che è necessario saper utilizzare la fresa in modo ottimale e che la mancanza di prodotti ammorbidenti ed emollienti rende più difficile operare con precisione. La zona su cui si opera con la fresa, tra l’altro, è molto sensibile e delicata: il rischio che la pelle si surriscaldi è molto elevato, così come quello che si creino solchi o avvallamenti sulla lamina unguale.

Non solo: la manicure russa prevede l’utilizzo di un kit specifico, che si compone come segue:

  • Una fresa elettrica
  • Una fresa con la punta a candela
  • Una fresa con la punta a pietra
  • Una punta sferica
  • Una punta stone a sfera

Chi può sottoporsi alla manicure russa?

La manicure russa, in quanto complessa e completamente priva di olii preparatori, non è per tutti. Se, ad esempio, la lamina naturale è sottile, la pelle è sensibile o sono presenti piccole infiammazioni attorno al letto ungueale, è consigliabile usare con molta attenzione la fresa e non ripassarla più volte.  

Se il contorno dell’unghia, invece, presenta piccole lesioni, è meglio evitare del tutto l’uso delle punte di fresa in quell’area, magari usando una tecnica alternativa. In questo caso, la manicure giapponese, di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo, è la tecnica ideale per integrare la manicure russa.  

Quanto costa un trattamento di manicure russa?

La manicure russa, di per sé, non è particolarmente costosa.  In genere, però, questa tecnica si accompagna ad una ricostruzione unghie gel o semipermanente, e quindi finirà per avere un costo complessivo abbastanza importante.

Quello che è veramente importante è che ci si rivolga ad una professionista davvero esperta, per evitare danni alle unghie.

Come si fa la manicure russa

La manicure russa prevede sei passaggi, ognuno dei quali richiede molta attenzione.

Eccoli qui di seguito:

  • si sollevano le cuticole con lo spingi cuticole
  • si utilizza la fresa diamantata ad ago per livellare il contorno dell’unghia
  • si lavora il giro cuticole con la punta flame diamantata
  • si elimina la pelle in eccesso all’attaccatura della lamina ungueale con la punta a sfera
  • si definisce e si opacizza la cuticola con la punta conica
  • si lima la zona trattata con il buffer

Il risultato è una base perfetta sulla quale si potrà operare con smalto semipermanente o gel per effettuare un’accurata e duratura ricostruzione delle unghie.

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