Si fa un gran parlare di body positivity, una delle espressioni inglesi più in voga negli ultimi tempi, sia quando si parla di beauty, sia quando a tenere banco sono discussioni su temi quali la psicologia, l’autostima, e, perché no, il ruolo della donna nella società.
Ma, cos’è esattamente la body positivity? E perché è diventata tanto attuale?
Lo vediamo insieme in questo articolo!
Cos’è la body positivity
Volendo dare una definizione molto sintetica di body positivity, possiamo dire che essa consiste nell’accettare se stessi andando, nel farlo, al di là degli standard predefiniti.
Da cosa nasce il concetto di body positivity
Il concetto di body positivity si è diffuso grazie ad un movimento che ha tra le sue intenzioni quella di favorire un atteggiamento positivo nei confronti del proprio corpo, andando oltre gli stereotipi che, di volta in volta, ci sono stati proposti negli ultimi anni (e che ci vengono tuttora proposti).
Il segreto non è, dunque, cambiare per assomigliare sempre di più ad un determinato modello, ma accettarsi e valorizzarsi; ciò comporta che si ami il proprio aspetto, ma che si sia anche in grado di fare lo stesso verso quello degli altri.
Inevitabilmente, dunque, la body positivity implica che si superi ogni tipo di discriminazione, non solo etnica, sociale o estetica, ma anche nei confronti della disabilità.
L’assioma fondamentale è che i nostri corpi non sono e non possono essere tutti uguali o valutati secondo il loro grado di similitudine con un determinato standard.
Ciascuno di noi ha determinate caratteristiche peculiari o addirittura imperfezioni che lo rendono unico: smagliature, cicatrici, conformazioni non “regolari”. Più che vergognarcene, nascondendole o cercando di correggerle, dovremmo capire che esse contribuiscono a renderci unici.
Quando è nato il movimento della body positivity
Il termine body positivity è recente e risale a poco più di dieci anni fa, quando è iniziata una forte campagna social da parte di donne oversize, fiere di essere “curvy”. il concetto si è poi ampliato e ha finito per inglobare anche altri standard.
Il movimento della body positivity si oppone alla cosiddetta body negativity e punta a creare un modello di estetica più inclusivo.
Al suo interno, una cura particolare è per il linguaggio: sotto attacco è soprattutto quello del body shaming, che non viene più considerato accettabile.
Ad esempio, l’espressione “Bikini body” viene recisamente contestata, perché suggerisce che alcuni corpi sono degni di essere mostrati e altri no.
La body positivity nello sport e nella beauty care
Il movimento della body positivity finisce per influenzare anche due ambiti che molto hanno a che fare con la bellezza e con la cura di sé: lo sport e la beauty care.
Per quanto riguarda il primo, la body positivity insiste molto sull’importanza dello sport, ma non come mezzo per raggiungere una forma fisica accettata da tutti come “bella”: piuttosto, invece, ci si dovrebbe allenare per migliorare il proprio stato di salute e per star bene con se stessi.
Non si possono raggiungere questi risultati se ci si allena per raggiungere standard irrealistici imposti da altri.
Lo stesso discorso vale per la beauty care: body positivity, infatti, non vuol dire sciatteria, come molti suoi oppositori sostengono.
Piuttosto, vuol dire curare il proprio corpo con l’obiettivo di aumentarne il benessere e valorizzare le proprie caratteristiche peculiari senza stravolgere il proprio aspetto.
Un concetto che teniamo costantemente presente anche nel nostro blog!