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L’eredità beauty di Jane Birkin

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Pochi giorni fa è venuta a mancare Jane Birkin, vera e propria icona di bellezza degli anni ’60.

Nella sua vita è stata la musa di Gainsburg, e, a un certo punto, del mondo intero.

Londinese, attrice, cantante e molto altro, Jane Birkin ci ha lasciato una ricca eredità fatta di insegnamenti preziosi, tutti basati sul concetto di bellezza al naturale.

Se c’è una cosa che salta all’occhio di lei, infatti, osservando le sue foto, è la sua elegante naturalezza, la sua spontaneità, malgrado il suo soggiornare nel mondo dello spettacolo, quasi sempre artefatto e costruito.  Del resto, non si tratta solo di una impressione, ma di scorrere, insieme alle foto, anche le numerose esternazioni che la Birkin ha rilasciato nel corso degli anni e che hanno contribuito alla nascita dello stile denominato “alla francese”.

Tagli vaporosi e cortissimi, un po’ chic un po’ boho, insieme a mise ricercate ed espressive: questa è stata Jane Birkin.

I tagli alla Jane Birkin

Tra i simboli della bellezza di Jane Birkin c’è sicuramente la frangia, leggermente aperta sulla fronte e spettinata, a volte così lunga da coprire gli occhi, altre volte più corta ed audace, così famosa da essere nota con il nome di “frangia alla Birkin”.

Si tratta di una frangia leggera, semplice e volutamente imperfetta.

Una frangia fatta di ciuffi irregolari che scendono sulla fronte senza nasconderla, con ciuffi irregolari che scendono lungo la fronte non per nasconderla, ma per creare un effetto sbarazzino, un vedo-non-vedo scompigliato e femminile, che viene realizzata, a differenza di quella classica, viene realizzata per mezzo di un taglio verticale.

I tagli abbinati alla frangia, nel corso degli Anni, sono stati i più diversi: lunghi e pari, midi e scalati, fino a un cortissimo pixie cut sfoggiato nel 1960, seguito poi da un caschetto alla moda per quei tempi, ovvero con le punte all’insù.

Il tutto in nome di quel gusto così tipicamente francese per la spontaneità e la libertà.

Gli occhi inconfondibili di Jane Birkin

Il look di Jane Birkin si è distinto anche per un’altra caratteristica, ovvero quella di dare allo sguardo una cornice ben definita, quasi scolpita, caratterizzata dal focus dato, in controtendenza rispetto ai trend dell’epoca, all’arcata cigliare inferiore.

Un’abitudine che divenne moda e che fu tipica anche di Twiggy, famosa per le ciglia a ragno che quest’anno sono tornate di moda e si chiamano Stiletto lashes, ovvero raggruppate in piccoli ciuffetti uguali.  Questo accorgimento contribuisce a enfatizzare lo sguardo, pur conservando intatta la naturalezza.

Le imperfezioni di Jane Birkin: una risorsa da valorizzare

Jane Birkin era unica non solo per il suo modo di portare i capelli o di truccare gli occhi.

La Birkin era inconfondibile anche per altre caratteristiche, estranee al suo modo di portare i capelli o di truccarsi: il suo sorriso imperfetto, ad esempio, ma al tempo stesso assolutamente unico. Diversamente da quanto si potrebbe immaginare, Jane non lo valorizzava con il trucco, ma, al contrario, non truccando le labbra.

Da caratteristica peculiare e particolare, allora, quel sorriso si è trasformato in un vero e proprio messaggio body positive che motiva chiunque ad accettarsi così come si è, nel segno della valorizzazione di quelli che potrebbero essere visti come difetti come invece segni distintivi e caratteristiche uniche.

In questo senso, e non solo per tutto quello che ci ha dato nell’ambito della sua professione e della sua vita ricca di avvenimenti, Jane Birkin è diventata immortale nella memoria di molte, moltissime persone in tutto il mondo.

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