Quando si parla di esposizione al sole, un discorso a parte va fatto per bambini e neonati.
E ciò non solo per ragioni che si possono intuire facilmente: la pelle dei bambini è più delicata di quella degli adulti e, di conseguenza, va protetta più efficacemente, ma anche per ragioni scientifiche meno ovvie.
I bambini, infatti, subiscono fino all’80% dell’esposizione solare di tutta la vita e ciò non senza rischi. Molti studi, infatti, hanno ad esempio riscontrato una maggiore incidenza di tumori della pelle proprio in quei soggetti che hanno avuto scottature durante l’infanzia.
Qui di seguito, dunque, vediamo in maniera approfondita come proteggere efficacemente la pelle dei più piccoli.
Le creme solari per bambini
Protezione significa sicuramente scegliere le creme solari più adatte per la pelle dei bambini.
Queste, però, sono ben lungi dall’essere efficaci da sole.
Molto utile sarebbe anche far indossare, soprattutto ai più piccoli, indumenti tecnici protettivi con Spf 50, cappellino e occhiali da sole.
Senza dimenticare, naturalmente, che i bambini dovrebbero stare all’ombra il più possibile.
Oltre a questo, naturalmente, è il caso di applicare una crema solare ogni due ore, facendo attenzione a scegliere quella giusta. Il solare che sceglieremo dovrà essere testato e approvato per i bambini.
La fotoprotezione, inoltre, deve essere alta, mai sotto i 30, ed essere priva si perturbatori endocrini, di profumo, di parabeni, di nanoparticelle e di sostanze allergizzanti.
La protezione così scelta deve essere applicata sempre durante l’esposizione solare, su tutte le parti di corpo scoperte e naturalmente non solo al mare. L’applicazione dev’essere ripetuta ogni due ore e dopo ogni bagno.
Non va poi dimenticato che l’esposizione solare sicura dovrebbe avvenire nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio, evitando insomma le ore più calde e soleggiate.
Tutto ciò non riguarda i bambini più piccoli, dal momento che nel primo anno di vita dovrebbe proprio evitarsi l’esposizione al sole.
E i neonati?
Un discorso a parte va fatto per i neonati che non dovrebbero mai essere esposti al sole in modo diretto. I neonati, infatti, hanno sistema di termoregolazione non ancora perfettamente funzionante e sono più vulnerabili anche dal punto di vista dermatologico.
L’abbronzatura, infatti, è in realtà un meccanismo di difesa che l’organismo mette in atto, ma che nei bambini al di sotto dei due anni non è ancora efficiente.
La loro produzione di melanina, soprattutto al di sotto dei sei mesi, è ancora insufficiente.
Attenzione agli arrossamenti
Dopo una giornata di sole e mare, la pelle dei bambini ha bisogno di essere reidratata al pari di quella degli adulti, e ciò già a partire dal bagno o dalla doccia.
La cosa migliore è usare detergenti oleosi non schiumogeni e creme doposole con effetto idratante e lenitivo.
Se la pelle del bambino è proprio arrossata, poi, è importante correre ai ripari utilizzando creme riparatrici antiprurito, in modo da attenuare anche l’impulso a grattarsi, in modo da accelerare la riparazione cutanea.
Fermo restando, naturalmente, che gli arrossamenti devono essere incidenti sporadici di percorso e non la regola, perché devono essere evitati il più possibile.
Con queste piccole attenzioni, aiuteremo i nostri figli ad avere una pelle sana a lungo, anche da adulti!