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HomeskincareSkin gritting: cos’è il metodo per combattere i punti neri

Skin gritting: cos’è il metodo per combattere i punti neri

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Lo skin gritting è un metodo fai da te che permette di realizzare una profonda pulizia del viso contro impurità e punti neri.

In questo articolo vediamo come si fa, come funziona e i prodotti da utilizzare.

Skin Gritting: a cosa serve e come si fa?

In realtà, lo skin Grifting non costituisce una novità, ma ultimamente è di nuovo molto in auge grazie a TikTok, come spesso avviene.

In termini sintetici, si tratta di una pulizia del viso profonda fai da te che si presta particolarmente bene a contrastare punti neri e comedoni di vario tipo.

La sua caratteristica principale è che necessita di pochissimi prodotti: olio, maschera viso all’argilla e panno in microfibra.

In tutto, il procedimento dura circa mezz’ora e si divide in tre passaggi.

Si tratta di un metodo consigliabile soprattutto ha chi ha la pelle mista o grassa, mentre potrebbe rivelarsi troppo aggressivo per chi ha la pelle molto sensibile e reattiva.

L’idea alla sua base è quella di far letteralmente “staccare” i punti neri di guance, naso e mento.

Skin Gritting: gli step da seguire

Il metodo Skin Gritting è facile da eseguire e sembra funzionare molto bene.

Si compone di soli tre step e necessita di due soli prodotti skincare, un olio detergente viso e una maschera a base di argilla, più un morbido panno in microfibra.

Per cominciare, si massaggia l’olio sul viso per circa 5 minuti e si eliminano poi gli eccessi con un panno in microfibra.

L’olio scioglie il sebo ed elimina eventuali residui di make-up e impurità.

Si stende poi sul viso una maschera a base di argilla e la si lascia in posa per 10-15 minuti.

Passato questo lasso di tempo, si risciacqua con acqua tiepida e si massaggia di nuovo il viso con l’olio detergente per altri 5-10 minuti, insistendo sulle aree più critiche.

Questa fase si esegue passando le dita su tutto il viso senza spremere o effettuare particolare pressione.

In questo modo, si favorisce la fuoriuscita dei punti neri.

I comedoni, infatti, alla fine della pulizia, si “staccheranno” praticamente da soli.

Fondamentale è scegliere con cura i pochi prodotti necessari ad eseguire questo tipo di pulizia. Molto importante è l’olio detergente viso, che deve essere anche adatto al proprio tipo di pelle, naturalmente.  

Per quanto riguarda le maschere viso all’argilla, ce ne sono moltissime in commercio e anche in questo caso, occorre sceglierne una adatta al proprio tipo di pelle.

Il panno in microfibra, naturalmente, non può mancare.  Se poi volete aumentare la sensazione di comfort nell’usarlo, potete riscaldarlo leggermente prima di passarlo sul viso.

Skin Gritting: a chi serve davvero?

Lo skin gritting è sicuramente una buona alternativa alla classica pulizia del viso ed è particolarmente indicato per le pelli miste o grasse, con impurità e punti neri ben visibili. I risultati sono particolarmente evidenti sulla pelle che non si sottopone da tempo a qualsiasi tipo di pulizia del viso.

Se si segue già una buona skincare routine, invece, i risultati saranno ovviamente più blandi.

Tra i vantaggi di questo metodo ci sono sicuramente la praticità e la facile reperibilità dei prodotti che occorrono.

Ci sono, però, degli accorgimenti e delle controindicazioni da tenere presenti.

L’ultima fase, ad esempio, va eseguita con molta cura.

Per questa ragione, non è consigliabile dedicarsi allo skin gritting se non si ha tempo a disposizione, perché benché veloce richiede attenzione.

Skin Gritting: con quale frequenza?

Lo skin gritting è potenzialmente adatto a tutti i tipi di pelle, ma può provocare rossori e irritazioni alle pelli reattive e molto sensibili. Se è questo il caso, è meglio non esagerare con la durata del massaggio e con la pressione esercitata sulla pelle.

Per quanto riguarda la frequenza, è consigliabile fare skin gritting 1/2 volte al mese sulle pelli normali, miste o grasse, ed una sola volta al mese se si ha la pelle sensibile e delicata.

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