La pelle atopica non è uno specifico tipo di pelle, ma, piuttosto, una patologia infiammatoria della pelle stessa. Per questa ragione, si parla più tecnicamente, di dermatite atopica.
Tra le caratteristiche principali della pelle atopica, c’è quella di non riuscire a proteggersi con efficacia dagli agenti esterni. Ciò avviene perché la barriera cutanea è alterata e danneggiata.
Ciò comporta che la pelle si disidrati rapidamente e che sia costantemente esposta all’attacco degli agenti ambientali stressanti per la pelle.
La pelle atopica, inoltre, è una malattia cutanea che ha spesso cause genetiche e che non necessariamente ha a che fare con condizioni ambientali o abitudini cosmetiche.
Ciò non vuol dire, però, che non si possa fare nulla per migliorare la situazione: ne parliamo in questo articolo!
Come riconoscere la pelle atopica
La pelle atopica è facilmente riconoscibile, dal momento che è una condizione infiammatoria caratterizzata da uno stato di forte secchezza e da macchie rosse, a volte anche leggermente in rilievo, che causano forte prurito.
Questi sintomi sono visibili quando la situazione è sotto controllo. In caso contrario, essi possono sfociare in infiammazioni di eczema atopico.
Queste fasi acute possono avere un impatto molto negativo sulla qualità della vita: ad esempio, risulta difficile dormire.
Come trattare la pelle atopica
La pelle atopica non va in nessun caso trascurata. Chiunque abbia la pelle costantemente secca e soffre di frequenti pruriti e irritazioni dovrebbe effettuare una visita dermatologica che gli consenta di individuare con precisione lo stadio della patologia.
Se la dermatite atopica si trova in fase acuta, infatti, può essere trattata solo con i farmaci.
Quando non è infiammata, invece, è necessario mantenere la pelle atopica sempre perfettamente pulita.
A tale scopo, è bene utilizzare detergenti delicati ad alta tollerabilità e acqua tiepida: l’acqua troppo calda è assolutamente da sconsigliare.
La pelle, inoltre, andrà sempre asciugata con molta attenzione, con un asciugamano di cotone.
Subito dopo, si procede all’idratazione, che dovrà essere effettuata con prodotti emollienti e lenitivi, in grado di garantire anche l’effetto barriera contro i danni esterni.
Vanno benissimo, ad esempio, i prodotti contenenti principi attivi estratti da acque termali, il glicerolo, che contribuisce a mantenere l’equilibrio idrico della pelle, la paraffina, che crea un film protettivo sulla pelle e trattiene le riserve di idratazione all’interno.
Anche Omega e ceramidi fanno al caso proprio, in quanto agiscono da fortificanti e ristrutturanti della pelle.
Da non usare in nessun caso cosmetici esfolianti, detergenti schiumogeni e tonici alcolici.
In commercio sono disponibili latti e oli idratanti di pulizia specifici, così come lozioni e maschere ricche di acqua termale e creme lenitive riequilibranti caratterizzate da una texture molto ricca.
Queste ultime vanno applicate almeno due volte al giorno.
Tra gli attivi particolarmente benefici per chi ha la pelle atopica, troviamo anche la niacinamide.
Questa sostanza riesce a lenire la secchezza estrema e il prurito.
Allo stesso modo, può essere utile il burro di karité, in quanto nutriente, ammorbidente e in grado di reintegrare i lipidi.
Insomma, con la pelle atopica occorre convivere, ma si può fare davvero molto per lenirne i sintomi e per mantenere la situazione sotto controllo: basta osservare diligentemente alcuni passaggi e scegliere con cura i propri prodotti per la skincare!